Filastrocca di questo tempo qua
Testo di Irene D’Amelio Riva - Disegni di Lucia Riva
Leggiamo insieme: Filastrocca di questo tempo qua di Irene D’Amelio Riva
Sono in casa e son rinchiuso
e da oggi ho messo il muso:
sono ormai trentasei giorni…
e ho studiato anche i contorni
della mia bella casetta
che però ora mi è stretta.
I primi giorni ero contento:
stare a casa, un po’ a rilento
con la mamma e col papà
e con tanta libertà
di giocare e coccolarci,
stare insieme ed abbracciarci.
Con la mamma ho fatto tanto:
lego, salti, il circo, il canto:
ma ora no, mi son stufato,
chiuso in casa, imprigionato!
Nascondino l’ho già fatto,
puzzle, lego e un autoscatto.
Ho provato quasi tutto
e lo stesso son distrutto.
Prima, ahimè, ha bussato noia
che mi ha tolto un po’ di gioia.
Poi è nata dentro rabbia
e da allor mi sento in gabbia:
caldo avvampa nelle mani;
vento e forza di uragani
e mi sento l’esplosione
di un vulcano in eruzione.
Sento un fremito giù in pancia,
gocce bagnan la mia guancia.
Or mi gratta un po’ la gola
e non ne esce una parola:
solo intense urla vibranti
solo lagne, botte e pianti.
Dove sono i miei amici?
Chissà poi se son felici…
Chissà cosa fanno loro:
se poi escon di straforo,
se in realtà io sto qui dentro
e loro a fare un giro in centro.
Non lo so: io non li vedo
e per questo me lo chiedo!
La mia mamma mi ha spiegato
cos’è stato decretato;
e mi ha detto che c’è un virus
che zampetta e, come un rebus,
crea quesiti timorosi
che già affrontan gli studiosi.
Questo virus piccoletto
crea lo stesso un gran casotto:
crea scompiglio e un gran spavento
crea tristezza e gran sgomento.
I miei cari stanno bene?
Qual pericolo si teme?
Mi arrovello e son nervoso,
dormo poco e non riposo.
Poi un giorno a primavera,
con la luce anche alla sera,
la mia mamma guarda e scruta
e la vedo risoluta:
in due passi è già vicina
e la testa in basso china.
Si avvicina sorridendo,
lei mi abbraccia e mi sorprendo.
Finalmente ho i pezzi a posto
e in un altro umore sosto:
il mio cuore si è calmato
e il mio corpo rilassato.
Vivo il tempo con pazienza:
non mi aspetto una vacanza;
ma di essere in missione
per fermare quel briccone,
per tornare presto in bici
a giocare con gli amici.
Disegni di Lucia Riva
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