Gli angeli di pane e cioccolata

Se vi piace questa fiaba dovete ringraziare Barbara di Castri (14 aprile 2015)

Gli angeli di pane e cioccolata
Non erano mai scesi sulla Terra e si divertivano a giocare fra le stelle e le comete, correndo sulla Via Lattea, una delle tante strade del nostro Universo.
Ogni tanto scomparivano, quando giocavano a nascondino, perché si facevano inghiottire da un buco nero, sparso qua e là nello spazio. Venivano risucchiati per un po’ di tempo per poi ricomparire vicino ad una stella o fare capolino da un piccolo pianeta. Volavano sopra i corpi celesti, le luci, le sfere, i colori della nostra galassia e ne avevano viste delle belle insieme. Erano due angeli bambini: si chiamavano Bibì e Bibò. I loro letti erano le tantissime lune disseminate nello spazio, quando Bibì e Bibò erano stanchi si sdraiavano sulle loro barchette bianche e luminose e si addormentavano guardando la luce delle stelle.

Un giorno un Grande Angelo li chiamò per la loro prima missione da angeli bambini. Disse loro: “Bibì e Bibò dovete andare sulla Terra, un pianeta poco distante da qui, è un posto magnifico, dove la natura è stata prodigiosa ed ha inventato oceani immensi, fiumi lunghissimi, laghi che sembrano mari, montagne innevate, cascate scintillanti di luce, distese di sabbia dorata. Lì ci sono tanti bambini come voi, ma non tutti vivono nella stessa maniera.Alcuni hanno davvero poco, cibo scarso e nessun giocattolo con cui divertirsi e spesso si ammalano, soffrono e non sempre ce la fanno ad andare avanti”.

“Ci penseremo noi” dissero in coro Bibì e Bibò ed in un giorno scatenarono tutta la loro fantasia di angeli bambini, perché solo gli angeli bambini possono aiutare i bambini e loro di questo erano coscienti. Cominciarono il loro volo sopra il pianeta Terra e videro subito una grande differenza: in alcune zone del globo c’erano grandi città, piene di grattacieli, case, giardini e vetrine colorate con tanti giocattoli, in altre, invece, c’era poco da vedere. Catapecchie, sporcizia, poca luce e una triste miseria.

Era prima di Natale ed il pianeta Terra si preparava a festeggiare un grande evento: la nascita di un Bambino Speciale.
Bibì e Bibò si misero a curiosare fra le vetrine di giocattoli delle grandi città e videro trenini, pupazzetti, alberelli, matite, libri, album da colorare, bambole, orsacchiotti, insomma videro un mondo davvero fantastico, quello che appartiene solo ai bambini. Si guardarono negli occhi e si capirono al volo: “Per il giorno di Natale porteremo tutta questa meraviglia in tutte le zone povere del pianeta, e le regaleremo ai nostri bambini ma i nostri giocattoli non saranno fatti di plastica come quelli delle grandi città, li forgeremo noi stessi con il pane e la cioccolata e così i nostri bambini per le feste potranno mangiare e giocare, mangiare e giocare! Anzi anche noi ci trasformeremo in angeli bambini di pane e cioccolata!”.

E così fu in quella notte prodigiosa di Natale, di tanti anni fa. Bibì e Bibò scesero sul pianeta Terra con un grande vassoio, fatto di torrone e di marzapane, era pieno di giocattoli di pane e cioccolata e tutti i bambini poveri della Terra ne furono felici in quella notte incantata e memorabile.
E da allora tanti bambini vollero diventare come gli angeli Bibì e Bibò, dolci come la cioccolata e generosi con i bambini di altre parti del mondo, pronti a regalare un giocattolo, per aiutare sempre chi è meno fortunato.

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