I mesi dell’anno
Angiolo Silvio Novaro
Se vi piace questa filastrocca, dovete ringraziare Katia (27 agosto 2000)
Leggiamo insieme: I mesi dell’anno di Angiolo Silvio Novaro
Gennaio mette ai monti la parrucca.
Febbraio grandi e piccoli imbacucca.
Marzo libera il sol di prigionia.
April di bei colori gli orna la via.
Maggio vive tra musiche di uccelli.
Giugno ama i frutti appesi ai ramoscelli.
Luglio falcia le messi al solleone.
Agosto, avaro, ansando le ripone.
Settembre i dolci grappoli arrubina.
Ottobre di vendemmia empie la tina.
Novembre ammucchia aride foglie a terra.
Dicembre ammazza l’anno e lo sotterra.
Immagine tratta dal libro: “Il fiore di letture: per la terza classe elementare” di Lilla Lipparini (Bologna, Zanichelli, 1949)
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Bello ricordare filastrocche che nessuno ricorda e insegna più
poesia molto carina per tutto l’anno
L’americanizzazione del mondo, dell’Italia in particolare, ha imposto il suo immaginario violento e mercificato a generazioni e generazioni di esseri umani cresciuti di conseguenza, senza più memoria di monti innevati d’inverno, lucciole pulsanti ai margini del campo nelle notti d’estate . La natura stravolta è la loro normalità
Dopo più di 75 anni ho riletto la filastrocca I mesi dell’anno di Novaro.Con mio grande stupore mi sono accorto di ricordarla quasi tutta.Peccato che l’attuale società ha rinnegato e rimosso tutto quello che richiama il passato a nome di un male inteso senso di modernità ed efficienza. Che cosa avranno da ricordare i bambini di oggi quando avranno la mia età?
Condivido molto, ma qualcuno può spiegarmi che cavolo c’entra lo sbotto antiamericano.Mi ha fatto perdere la delicatezza del ricordo di strofe semplici e amorevoli.
Ho ritrovato la poesia che mia madre ( nata nel 1915) ricordava ancora a memoria dai tempi della scuola.
Anch’io dopo tanti anni i mi ha emozionato rileggere e ricordare questa poesia…….nella sua semplicità mi ha portata indietro nel tempo ….quando per studiarla a memoria. (Prima elementare) giravo attorno al tavolo in cucina……..