L’acquazzone
Ada Negri
Leggiamo insieme: L’acquazzone di Ada Negri
Si sciolsero le nubi, all’improvviso
piovve a dirotto. Al limite del campo
vidi la bimba, fra uno scroscio e un lampo,
bello fra i ricci bruni, il fresco viso.
Tesi le braccia ed attraverso il nembo
la bimba accorse, fradicia e ridente,
e mi cadde sul cuore, e il suo fremente
piccolo corpo mi raccolsi in grembo.
Passano i giorni, passano e si muore.
Ben altre furie di tempesta tu
affronterai, ma non ci sarà più
la tua mamma a raccoglierti sul cuore.
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L’ìho recitata a memoria sono tornato indietro nel tempo. Per un attimo mi sono rivisto bambino. la realtà è un’altra, sono vecchio e anche stanco, ma il sorriso nel ricordarla mi avrà illuminato per un attimo. Grazie.