La pianta delle piccole mele

Silvio Valdevit Lovriha

La pianta delle piccole melea Valeria per il suo compleanno

“Ma che bella sorpresa! Per me questo è un giorno radioso. Non puoi immaginare quanto mi fa felice il rivederti, vieni che ti stringo tra i miei rami in un abbraccio affettuoso. Pensavo che dopo tanti anni stavolta non saresti più venuto a farmi visita, temevo ti fosse capitato qualche cosa di serio. A me, ormai non più giovane pianta, come sai passano accanto tante altre persone che fanno la scalinata, che si fanno una passeggiata. È già tanto se mi danno una fuggitiva occhiata, per loro, se va bene, faccio parte solo del paesaggio.

Tu no, tu sei diverso, mi hai persino dedicata una poesia che mi piace tanto, a me anonima pianta delle piccole mele. Come faccio a non volerti bene, a non fremere e gioire quando mi vieni di proposito a trovare, a salutare, quando mi sfiori con le tue mani delicatamente, per paura di farmi male.

Mi dispiace che stamattina non sono presentabile, non sono vestita a festa, sono quasi del tutto spoglia, le mie braccia e i miei rami quasi ormai senza foglie, prima del tempo. Vedi anch’io pago le conseguenze del cambiamento climatico, delle poche piogge normali e del caldo torrido prolungato.

Ricordi gli altri anni quante mie piccole mele facevo e potevo regalarti? E invece guarda adesso, solo appena poco più di una decina.

E meno male che ci sono, che così te le posso dare da portar via, cosicché amico caro mi penserai. Ormai l’estate sta per finire, sarò la pianta delle piccole mele giù della scalinata ancora più sola. Passano gli anni anche per me, comincio a temere il freddo dell’inverno, ho paura che mi capiti un accidente, una specie di infarto come capita a voi esseri umani. Può essere che quando tornerai a trovarmi il prossimo anno non mi troverai più, magari sarò rimasta un brutto tronco morto in marcimento”.

“Cara mia amica pianta delle piccole dolci mele, non dirle queste cose. Io che ho ormai tanti anni può essere che non ti venga più a trovare, ma tu ci sarai, ti vestirai eccome di nuovo a festa, generosamente metterai in mostra i tuoi buoni frutti, che ho avuto la gran fortuna di assaporare.

Ti chiedo di farmi questo piacere: specialmente quando dei bimbi ti passeranno vicino tu, anziché restare immobile comincia ad agitarti, fatti notare, scuoti i tuoi rami fino a far cadere qualche piccola mela. La raccoglieranno, la assaggeranno, sentiranno come è dolce, si ricorderanno di te e torneranno a trovarti e, come ho fatto io, ti vorranno anche loro bene. Non essere pessimista, su col morale! Lasciamelo dire: è stata una gran bella cosa la nostra particolare amicizia”.

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