Per non dimenticare
Gianluigi Cosi
Facciamo bello il mondo
Dal Polo Nord
Giù fino in fondo
Per non dimenticare
Che siamo tutti uguali
Stessi occhi per vedere
Stessi sogni da sognare
Per non dimenticare
Che la guerra ed il dolore
Sono come l’arcobaleno
Ma senza colore.
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(giocando sulla pronuncia)
IL BAMBINO E LA GUERRA
Sono un bambino e mi manca la evve,
già vado a scuola e non mi piace la Stovia,
vi pvego signovi non fate più Guevve!
Non dateci il peso di dovevla studiave,
anche pevché, nei libvi di Stovia,
alle Guevve non sanno, più il nome da dave.
Io dalla Guevva mi sono salvato,
fva tante pauve e fva le macevie,
fevito e spovco, mi hanno lavato.
Tu chiedi: “Cosa vuoi essev da gvande?”
“Beh, io da gvande… vovvei esseve vivo!”
Vispondo così a cevte domande.
“Pevché non capisce… l’emancipato,
se puve un bambino viesce a capivlo,
che non si deve fave il soldato?”
Vitaliano Vagnini
LA GUERRA DEI POETI
Depone il calamo, il suo stilo,
fin troppo consumato.
Chiude il suo cuore e le sue labbra
che fin ora hanno parlato
contro i soprusi dei potenti,
le ingiustizie e le menzogne
d’un mondo spudorato.
Un mondo che ripudia l’empatia,
privo d’ogni senso di vergogna
per ciò che ha fatto nel passato
e per le future trame che ora sogna.
Delusi, depongono le armi quei poeti
stanchi di trovar parole per debellar la guerra
per il sordo e il cieco che rovina questa terra.
Vitaliano Vagnini