Viole d’inverno
Giovanni Pascoli
Tratta da Myricae, 1897
Leggiamo insieme Viole d’inverno di Giovanni Pascoli
– D’onde, o vecchina, queste vïolette
serene come un lontanar di monti
nel puro occaso ? Poi che il gelo ha strette
tutte le fonti;
il gelo brucia dalle stelle, o nonna,
ogni foglia, ogni radica, ogni zolla –
– Tiepida, sappi, lungo la Corsonna
geme una polla.
Là noi sciacquiamo il candido bucato
nell’onda calda in mezzo a nevi e brine;
e il poggio è pieno di vïole, e il prato
di pratelline –
Ah!… ma, poeta, non ancor nel pio
tuo cuore è l’onda che discioglie il gelo?
Non è la polla, calda nell’oblio
freddo del cielo?
Ché sempre, se ti agghiaccia la sventura,
se l’odio altrui ti spoglia e ti desola,
spunta, al tepor dell’anima tua pura,
qualche vïola.
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