Cappuccetto Rosso

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C’era una volta una bella bambina di nome Giuseppina, tanto cara e buona che le volevano tutti bene, specialmente la nonna Ada, che non sapeva più cosa regalarle. Una volta le regalò un cappuccetto di velluto rosso e siccome le donava tanto che lei non voleva più portare altro, iniziarono tutti a chiamarla Cappuccetto Rosso.
Un giorno la sua mamma Giuliana le disse: “Vieni, Cappuccetto Rosso, eccoti un pezzo di focaccia e una bottiglia di vino, portali alla nonna Ada che è debole e malata. Parti prima che faccia troppo caldo e mentre sei fuori stai attenta a non uscire mai dal sentiero. Nel bosco c’è il lupo Gervasio! Non ti fermare per nessuna ragione.”.
Cappuccetto Rosso rispose subito: “Non preoccuparti mamma, vedrai che andrà tutto bene!”.
Ma la nonna Ada abitava a più di mezz’ora dal villaggio e, quando giunse nel bosco, Cappuccetto Rosso vide delle belle fragoline fuori dal sentiero e deviò dal suo cammino per raccoglierle. Fu così che incontrò il lupo Gervasio. Ma non sapeva che era il lupo (non ne aveva mai visto uno prima!) e quindi non aveva paura di lui. “Buongiorno Cappuccetto Rosso”, disse il lupo Gervasio, “dove vai così di buon mattino?”.
La bambina rispose che andava a portare focaccia e vino alla nonna Ada che era debole e malata ed il lupo Gervasio si informò su dove abitava questa nonna. Mentre conversava con Cappuccetto Rosso e l’accompagnava un po’ per la strada, Gervasio pensava tra sé e sé: “Questa bambina è tenera tenera ed è sicuramente più morbida e gustosa della vecchia nonna Ada. Devo essere abbastanza furbo per papparle tutte e due” e cercava di studiare un piano. Dopo un po’ disse a Cappuccetto Rosso: “Vedi quanti bei fiori e quanti uccellini ci sono qui nel bosco? Perché cammini tutta di fretta e non ti guardi un po’ intorno?”.
Cappuccetto Rosso vide il sole fare capolino tra gli alberi e tutto intorno tanti bei fiori e pensò che un mazzolino di fiori profumati avrebbe reso la nonna Ada ancora più felice.
Si allontanò ancora dal sentiero e cominciò a cogliere i fiori. Ce n’era sempre uno più bello da cogliere più avanti!
Nel frattempo il lupo Gervasio la salutò e si allontanò di casa. Arrivò per primo alla casa della nonna Ada, bussò alla porta e fece finta di essere Cappuccetto Rosso con vino e focaccia. La nonna lo lasciò entrare e lui se la mangiò in un sol boccone.
Poi si mise la camicia da notte e la cuffietta della nonna, si coricò nel letto e tirò su la coperta fino a coprisi tutto per bene.
Quando la bambina ebbe colto un gran mazzo di fiori, si ricordò che doveva andare dalla nonna e riprese il sentiero. Arrivata alla casetta, trovò la porta socchiusa e si meravigliò un pochino. Entrando le sembrava che ci fosse qualcosa di strano, ma non riusciva a capire cosa.
Diede il buongiorno alla nonna Ada e si avvicinò al letto. La nonna era coricata con le coperte ben tirate su e la cuffietta ben calzata sulle orecchie, ma aveva un aspetto un po’ strano. Così la bambina disse: “Oh nonna, che orecchie grosse che hai!” e il lupaccio rispose: “Per sentirti meglio”. Cappuccetto continuò: “Oh nonna, che occhi grandi che hai” e Gervasio: “Per vederti meglio, nipotina mia!”.
La bambina disse ancora: “Oh nonna che bocca spaventosa hai!” e il lupo: “Per divorarti meglio” e subito balzò dal letto ed ingoiò la povera bambina in un boccone!
Terminato il pasto, il lupo si rimise a letto e si addormentò russando sonoramente. Proprio in quel momento passò lì vicino Carlo, il cacciatore, e sentendo tutto quel russare pensò che doveva controllare come mai la vecchia Ada facesse tanto rumore. Entrò nella stanza e, avvicinatosi al letto, vide il lupo Gervasio che dormiva!
Stava per puntare il fucile quando gli balenò l’idea che il lupo avesse mangiato la nonna e che si potesse ancora salvarla. Carlo prese allora un paio di forbici e cominciò a tagliare la pancia del lupo addormentato. Immaginatevi il suo stupore quando vide uscire dalla pancia di Gervasio  Cappuccetto Rosso e la nonna Ada sane e salve!
Cappuccetto Rosso corse a prendere delle pietre molto grandi per riempire la pancia del lupo. La nonna ricucì per bene il ventre di Gervasio e quando il lupo si svegliò fece per correre via, ma cadde a terra morto stecchito!
Cappuccetto rosso, la nonna Ada e Carlo si abbracciarono felici e la bambina promise che da quel giorno avrebbe sempre obbedito alle raccomandazioni della mamma!

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