Birichino di strada

Ada Negri

Tratta da: Fatalità (1892)

Birichino di strada

Leggiamo insieme: Birichino di strada di Ada Negri

Quando lo vedo per la via fangosa
Passar sucido e bello,
Colla giacchetta tutta in un brandello,
Le scarpe rotte e l’aria capricciosa;

Quando il vedo fra i carri o sul selciato
Coi calzoncini a brani,
Gettare i sassi nelle gambe ai cani,
Già ladro, già corrotto e già sfrontato;

Quando lo vedo ridere e saltare,
Povero fior di spina,
E penso che sua madre è all’officina,
Vuoto il tugurio e il padre al cellulare,

Un’angoscia per lui dentro mi serra;
E dico: “Che farai,
Tu che stracciato ed ignorante vai
Senz’appoggio né guida sulla terra?…

De la capanna garrulo usignuolo,
Che sarai fra vent’anni?
Vile e perverso spacciator d’inganni,
Operaio solerte, o borsaiuolo?

L’onesta blusa avrai del manovale,
O quella del forzato?
Ti rivedrò bracciante o condannato,
Sul lavoro, in prigione, o all’ospedale?…”.

…Ed ecco, vorrei scender nella via
E stringerlo sul core,
In un supremo abbraccio di dolore,
Di pietà, di tristezza e d’agonia:

Tutti i miei baci dargli in un istante
Sulla bocca e sul petto,
E singhiozzargli con fraterno affetto
Queste parole soffocate e sante:

“Anch’io vissi nel lutto e nelle pene.
Anch’io son fior di spina;
E l’ebbi anch’io la madre all’officina,
E anch’io seppi il dolor… ti voglio bene”.

 

Poesie di Ada Negri
Per leggere altre Poesie di Ada Negri, clicca qui!

Filastrocche di Ada Negri
Per leggere altre Filastrocche di Ada Negri, clicca qui!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Dove vuoi andare?